Marco Gimmelli diceva e scriveva delle cose. Non aveva conseguito né la carica di laureato in informatica né quella di dottorato in filosofia a Milano alla fine degli anni zero, perché in entrambi i casi non aveva trovato il tempo di farlo preferendo lavorare e studiare. Sviluppava felicemente applicazioni e scriveva. Atlantico era un suo primo romanzo. Stava ancora cercando di uscire dal Vecchio Mondo per entrare nel Nuovo.
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